Mamma, mi fa male la pancia!

Children tips: quando fa male la pancia!

Quante volte avete sentito questa frase?

Cosa avete sentito?

Cosa avete pensato?

Cosa avete fatto?

Cosa avete detto?

Pensateci un attimo prima di leggere l’articolo…

Adesso vediamo insieme cosa possiamo Sentire, Pensare, Dire, Fare…

Può essere che abbiate sentito un senso di noia e irritazione: è una frase che dicono più spesso al mattino, perciò siete di fretta, e tanto, bisogna finire in fretta di far colazione, bisogna vestirsi e aiutare loro a vestirsi, correre a scuola e poi a lavoro… no, un mal di pancia adesso proprio no! Beh, è lecito! Non siete dei genitori perfidi per questo! La vita è frenetica e voi siete esseri umani… perciò ascoltatevi e se provate noia, irritazione o persino un po’ di rabbia, accettatelo, fate la vostra espressione irritata davanti allo specchio, poi prendete un bel respiro profondo e giratevi verso vostro figlio…

Può capitare che la cosa accada spesso e che il bimbo, magari un po’ gracile e poco affamato, vi stia facendo preoccupare un po’ con i suoi mal di pancia… perciò può essere che sentiate un po’ di paura o forse ansia per quella richiesta frequente e un po’ di impotenza per non sapere come porre rimedio… Bene, siamo a metà dell’opera: Non siete dei supereroi e adesso lo state capendo! Siete genitori normali, e di fronte a voi c’è un’altra persona (che in questo caso specifico è un bambino) con i suoi sentimenti e le sue paure ed emozioni… non potete porre rimedio, potete ascoltare le vostre paure e non confonderle con le sue paure, potete ascoltare le sue emozioni e accettare la vostra probabile impotenza nel fargli passare il mal di pancia…

Sentire è sinonimo anche di Ascoltare. Ascoltatelo, non sta mentendo, se dice che ha mal di pancia, c’è qualcosa che lo agita, può non sapere ancora definire al meglio il suo malessere, ma qualcosa c’è… Chiedetegli dove lo sente, se ha nausea o se deve proprio vomitare o sa ha solo lo stomaco chiuso e non vuole fare colazione, se gli gira la testa o se si sente un po’ spaventato o triste o arrabbiato, chiedetegli cosa lo spaventa/intristisce/agita parlategli e fategli capire che avete visto il suo malessere, che vi prendete cura di lui e dei suoi mal di pancia, che gli starete accanto finché non andrà meglio…

Mi direte… ok tutto ciò è bellissimo ma io sono di corsa al mattino e fare tutto questo discorso non è possibile!

Verissimo!

È vero che ascoltarlo mentre sta avvenendo il problema, o quando il bambino vi chiede aiuto è molto molto più efficace, ma, se non avete tempo di ascoltarlo, di stargli accanto, di rassicurarlo concedendogli il suo tempo, NON FATELO!

Non è una cosa da fare in fretta, tanto per fare!

È però OBBILIGATORIO prendersi 3 minuti quando un bimbo manifesta un disagio!

Prendetevi un minuto per registrare cosa sentite voi, perché è quello che percepirà vostro figlio, più forte di ogni vostra parola.

Poi prendetevi un secondo minuto per capire che davvero non sia impossibile per lui andare a scuola, magari è un virus intestinale, o ha febbre, o deve fare la cacca… escluso tutto ciò, se sentite che il suo mal di pancia è un malessere diffuso, frequente, che ha a che fare più con le sue emozioni che con il suo fisico, prendetevi un terzo minuto per dirgli: “Ho capito che c’è qualcosa che non va, che sei triste o forse arrabbiato p forse c’è qualcosa che ti agita qui a casa o che ti fa paura a scuola. Ci tengo tanto a capire cosa c’è che non va, perciò, siccome adesso siamo un po’ di fretta, e non ci sarebbe il tempo giusto per parlarne bene, io e te, ti propongo una cosa: adesso ti accompagno a scuola, vediamo come va mentre andiamo, poi se dovesse diventare un mal di pancia troppo forte, la maestra mi telefonerà e ti vengo a prendere, ora le diciamo che oggi hai un po’ di mal di pancia… Ma oggi pomeriggio quando ci vediamo, mi racconti benissimo quello che ti senti e se c’è qualcosa che non va. Ok?”

Assicuratevi che abbia capito bene che voi ci siete per lui, che avete ascoltato il suo mal di pancia, che gli date la giusta importanza e che lo aiuterete a star meglio.

È un discorso serio, da fare guardandolo negli occhi, abbassatevi alla loro altezza, deve sentire che vi siete fermati per lui, per un minuto!

E, naturalmente, ogni promessa è debito!

Dai su 3 minuti li avete, non dite di no!

Probabilmente parecchi mal di pancia sono stati liquidati con un “Adesso basta, la mamma va al lavoro e tu vai a scuola, è solo voglia di non andare a scuola!” e adesso ci vorrà del tempo perché creda davvero che lo prendete sul serio! Non demordete subito, magari il primo giorno sarà dubbioso e non si rasserenerà facilmente, ma vedrete che se a pomeriggio davvero vi sedete accanto a lui con una buona merenda e ne parlate, facendogli capire che il discorso del mattino era serissimo e che non vi siete dimenticati delle vostre promesse (mettetevi un avviso sul cellulare!), anche se magari lui se ne è dimenticato… se focalizzerete insieme il mal di pancia (com’è, dove lo sente, che tipo di emozione è collegata al malessere…) se capirete insieme come affrontarlo per stare meglio, se ascolterete i suoi bisogni e li accoglierete… andrà sempre meglio! Provare per credere…

Naturalmente focalizzata l’emozione nascosta dietro al mal di pancia, date uno sguardo agli articoli precedenti sulle emozioni!

La pancia è la parte più vulnerabile del nostro corpo, quando il bambino sente il bisogno di tenere le manine sul pancino per comunicarvi il suo malessere, probabilmente è un segno del suo bisogno di maggior protezione, del suo sentirsi più esposto alle “intemperie” della sua quotidianità, quindi forse è necessario incoraggiare la sua capacità relazionale, sostenerlo nelle sue prime autonomie e comprendere insieme come superare gli eventi problematici, come un brutto voto a scuola o la lite con un compagno. Non ditegli cosa fare, ragionate insieme e fategli sempre sentire tutto il vostro amore, sia che prenda un buon voto sia che non lo prenda!

Come sempre, se pensate di dover avere un parere esterno alla famiglia e alla scuola, se vi sentite insicuri, o molto preoccupati per il vostro bambino, una telefonata a un professionista potrà essere davvero di conforto e di aiuto e di sostegno!

Ricordate anche che sono tornati a scuola, in presenza, dopo molto tempo, che sono seduti molto tempo con la mascherina, o che vedono le loro maestre della scuola d’infanzia vestite da extraterrestri e che non possono più coccolarli come un tempo… Spesso a casa ci sono preoccupazioni per il lavoro o per il covid… Probabilmente vedono meno nonni e parenti e amici, forse vanno meno al parco, anche perché fa freddo e piove…

Tutto ciò forse fa venire mal di pancia anche a voi! Fateci caso!!!