I ricordi dei bambini

Sarebbe bello tenere sempre i bambini così al caldo e al sicuro come il piccolo in foto, ma non è proprio possibile, né tantomeno giusto…

Si pensa che l’infanzia sia un periodo incantato dove tutto è perfetto e magico, senza nuvole all’orizzonte… 

Beh se ci pensate un attimo saprete già che non è così, ci sono molti eventi nella vita di un bambino, forse non tutti restano indelebili nella memoria, ma di sicuro hanno effetti sulla personalità e sul futuro del bambino. 

Di sicuro alcuni eventi, quelli più incisivi, diventano ricordi.

Nelle prossime settimane tratteremo qualcuno di questi eventi nello specifico. Alcuni sono eventi pieni di gioia per tutta la famiglia, come la nascita di un fratellino, ma che necessitano comunque di un riequilibrio per tutti; altri sono drammatici, come un lutto o una malattia, grave o anche solo prolungata, di un familiare; altri sono dei cambiamenti di ambienti o di componenti familiari, come un trasloco, un divorzio o l’ingresso di un nuovo partner della mamma o del papà… 

Il primo errore che possiamo fare è classificarli come eventi negativi o positivi: SEMPLICEMENTE ACCADONO…

Dobbiamo ricordarcene prima di tutto noi adulti, spesso siamo talmente coinvolti che decidiamo che un trasloco per un nuovo lavoro è un’opportunità positiva per tutta la famiglia, oppure che la nascita di un fratellino deve essere solo gioia per tutti, grandi e piccini, oppure che un lutto è troppo negativo per essere spiegato ai piccoli di casa. Gli eventi accadono, dicevo, e non sono mai positivi o negativi, hanno mille sfaccettature e mille conseguenze, e vengono accolti in maniera diversa da ogni componente della famiglia. È presuntuoso pensare che i bambini debbano provare le nostre stesse emozioni di fronte ad un cambiamento radicale di vita, sono esseri diversi da noi con le loro emozioni e le loro idee. 

Quindi il secondo errore che possiamo fare è dare per scontato le loro reazioni o il loro pensieri.

CHIEDETE, parlatene con loro, scoprite il loro punto di vista, guardate il mondo con i loro occhi: voi siete felicissimi per il vostro nuovo lavoro, o per la nascita del secondogenito, loro vedranno una mamma più impegnata o un papà con orari diversi, una nuova routine e un po’ più di nervosismo e agitazione in casa, potrebbero sentirsi in debito di tempo e di attenzioni. Fate loro comprendere che considerate il loro punto di vista, che gli siete vicini e che potete capire come si sentono e che hanno bisogno di tempo per adattarsi alla nuova situazione e che anche voi, molto probabilmente, ne avete…

Un terzo errore che possiamo fare è nascondere l’evento ai bambini…

un lutto, un divorzio in divenire, una malattia grave, sono eventi che pervadono tutta l’atmosfera familiare, i bambini assorbono ogni vibrazione emotiva dei genitori, perciò potrebbero sentire che c’è qualcosa che non va e riempire i silenzi con idee, anche molto più spaventose della realtà dei fatti…

Un nonno che non c’è più potrebbe essere diventato un angelo custode sempre vicino se ne parliamo con loro, oppure potrebbero pensare che sia scomparso all’improvviso senza nemmeno salutare…

Una mamma triste senza apparente motivo o due genitori che fingono di essere amichevoli, ma la cui tensione si taglia col coltello, potrebbero portare il bambino all’angoscia dell’ignoto. 

Ovviamente ogni evento è diverso, e li analizzeremo tutti, uno alla volta, ma tutti hanno in comune una cosa: sarà il modo in cui faremo sentire il bambino protetto, rassicurato e compreso a fare la differenza.

La protezione non consiste nel evitare ogni contatto del bambino con eventi che noi consideriamo tristi o ingiusti, la protezione è fare in modo che il bambino immagazzini quel ricordo come un momento difficile in cui è stato sostenuto e in cui ha potuto esprimere e condividere tutte le sue emozioni, in cui è stato riconosciuto, e amato. 

Come diceva Dino Risi, appunto, “Che cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi.

Nessuno promette alla nascita che ci saranno solo ricordi belli, ma solo che ci saranno ricordi… quello che possiamo garantire ai bambini è che nei loro ricordi sia presente, rassicurante e potente la migliore espressione dei genitori che hanno scelto.