La follia in adolescenza

“SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI”

“Ma dove ha la testa?”

“Non ha un minimo di razionalità quando fa le cose?”

“Ma non pensa al suo futuro?”

Domande come queste sono all’ordine del giorno per ogni genitore di adolescenti…

Sembrano pure domande genitoriali, come quelle che i nostri genitori probabilmente si facevano su di noi.

In realtà, come spesso accade, i genitori usano le parole più adatte per descrivere quello che stanno vivendo, quello che provano i protagonisti del racconto.

COSA E’ IMPORTANTE CHIARIRE…

Le neuroscienze ci dicono che…

In genere non mi piace essere troppo scientifica e parlare in medichese, ma questa volta un paio di precisazioni serve.

Gli studi sul cervello possono spiegare in parte il mondo psichico degli adolescenti:

In adolescenza aumentano e migliorano i collegamenti neurali, migliorando l’efficienza e la velocità cognitiva, questo spiega l’estro, la creatività e la maggiore capacità intuitiva che spesso notiamo nei nostri ragazzi.

Ma questo spesso ci porta a pensare: ma è così intelligente, perché si comporta così impulsivamente??

Ecco che entra in scena un’altra area cerebrale: il lobo frontale.

Il giudizio, il tenere a bada gli impulsi, la capacità di pianificazione degli eventi, l’avere la pazienza, comprendere le intenzioni degli altri e il loro punto di vista sono gestite dai lobi frontali, anzi dalle connessioni che essi costruiscono con il resto del cervello.

Ecco, le aree cerebrali frontali sono le ultime a formarsi e a completare la loro maturazione.

Durante tutta l’adolescenza il lobo frontale continua il proprio processo di maturazione, incrementando progressivamente le connessioni con le altre aree cerebrali e questo processo continua fino ai trent’anni.

C’è quindi una spiegazione scientifica molto solida alla scarsa dimostrazione di comportamenti razionali in questa fascia d’età.

La psicologia ci dice che…

In adolescenza si sviluppa il nostro sistema identitario, decidiamo chi siamo e chi vogliamo diventare, si sviluppa l’identità sessuale e si definisce il mondo relazionale e sociale.

A tutto questo corrisponde un corpo in costante e repentino cambiamento, un corpo che non riconosciamo più come nostro e un mondo esterno in evoluzione, c’è più libertà, si ricerca meno la presenza di mamma e papà, si vive di più l’esterno della famiglia.

Come si fa a cercare di definirsi mentre tutto cambia?

Ci si spinge sempre più ai confini, si cerca sempre più di esplorare, di trovare il nostro limite estremo. Si cercano anche ideali assoluti e rigidi che ci sostengano e ci facciano sentire più al sicuro.

Come si traduce tutto questo nella realtà?

Davanti a noi abbiamo un ragazzo che spesso si trova in situazioni potenzialmente rischiose, che difficilmente soppesa i pro e i contro prima di agire, che non sempre riesce ad assumere il punto di vista altrui, ma che è anche molto intuitivo, che ama lottare per i propri ideali e che ha slanci di creatività elevatissimi: insomma un adolescente!

“SIATE AFFAMANTI, SIATE FOLLI”

Quando Steve Jobs ha pronunciato la parte finale del suo celebre discorso alla Stanford University di Palo Alto stava parlando al “nuovo” che avanzava, come lui stesso racconta in un’altra parte del discorso, ai giovani laureandi che l’adolescenza l’avevano appena attraversata. https://www.ilfoglio.it/articoli/2011/10/06/news/siate-affamati-siate-folli-il-discorso-di-jobs-alla-stanford-university-63259/

Anche questa volta si è dimostrato il genio visionario che conosciamo tutti noi.

È questo che dobbiamo trasmettere ai ragazzi che attraversano la fase più difficile e decisiva della loro vita.

Perché? Vi chiederete… mio figlio è già abbastanza affamato e folle senza che glielo dica io!!!

Perché da tutto quello che ho scritto in questo articolo si evince che gli adolescenti sono per natura affamati di vita e folli. Possiamo scegliere solo se essere accanto a loro o no…

Nella loro fame di vita decideranno le loro passioni, probabilmente la loro vita futura, a volte i loro compagni di vita e il luogo in cui vivere. Quante volte vostro figlio o un vostro alunno adolescente vi ha detto da grande vorrei essere un cantante, un attore, un medico o chissà che altro…

Cosa gli avete risposto?

Non saziate la loro fame, non togliete loro la voglia di cibarsi a morsi della vita: è il tempo dei tentativi, delle sperimentazioni, delle delusioni e delle sconfitte, ma anche delle vittorie e delle passioni più accese…

Permettete loro di scegliere di cosa cibarsi, aiutateli a comprendere come scegliere, non aiutateli a scegliere.

Non spegnete la loro follia… è la follia che li spingerà verso i loro sogni, che farà sorgere in loro i desideri, che accenderà quella luce che vedete negli occhi degli adolescenti pieni di vita.

Non siate spaventati, a questo punto avrete dato loro tutti gli attrezzi per poter sopravvivere, ma il vostro compito non è terminato: aiutateli a comprendere che ha tutte le carte in regola per scegliere, che è la sua follia che deve seguire, non quella del gruppo. Comunicate loro con forza che vi fidate di lui, del suo giudizio, che sapete che farà di tutto per evitare i rischi evitabili. Chiedete loro se si sono divertiti quando torna a casa, se sono innamorati, se hanno dei sogni… aiutateli a realizzare i loro sogni…

Sono molto grata ai miei pazienti adolescenti perché mi regalano sempre un po’ della loro vitalità stupenda e inebriante, mi insegnano come si fa a cambiare pelle quando quella vecchia va un po’ stretta, mi fanno sentire la forza di chi crede che ci sia un bianco e un nero, una parte giusta e una parte sbagliata.

Il mio compito è mostrare loro i chiaroscuri, permettergli di mostrarsi ancora un po’ bambini, qualora ne avessero bisogno, che possono riposarsi e dire no, che possono salutare la loro vecchia pelle e ringraziarla per averli protetti fino a quel punto e sostenerli mentre ne costruiscono una nuova… poi faccio il tifo per loro!

Siate curiosi dei vostri figli, della loro vita: vi regaleranno un po’ di quella fame e di quella follia che forse un po’ avete perso per strada…